La favola di Pisacane

Il difensore ha raccontato le sue emozioni dopo l'importante riconoscimento

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Fabio Pisacane premiato come calciatore del 2016 dal quotidiano britannico 'The Guardian' ha raccontato le sue emozioni per l'importante riconoscimento arrivato per avere vinto la battaglia con una malattia rara che lo aveva portato fino alla paralisi: "Sono contento di aver portato la bandiera del Cagliari in giro per il mondo. In questi giorni ho avuto tanti attestati di stima, dalla FIFA ai presidenti dei club in cui ho giocato. Sono stati loro a farmi rendere conto dell'importanza di questo premio".

"Dopo la malattia - ha spiegato Pisacane - ho cercato di proteggere quello che mi è stato concesso per la seconda volta. Non scenderei mai a compromessi, non c'è bisogno di scorciatoie nel calcio come nella vita. Nel 2016 metto al primo posto fra gli eventi la nascita di mio figlio. La vita va prima dello sport. Poi l'esordio in A e l'aver trascorso le feste con la famiglia al completo. A chi devo dire grazie? A me stesso, non ho mai mollato e ho sempre creduto di poter arrivare in Serie A".

Pisacane ha parlato anche della prossima sfida di campionato a San Siro contro il Milan: "Non so se giocherò, il mister non lo dice mai in anticipo. Sarò comunque a disposizione, in campo o in panchina. I rossoneri sono forti, se dovessi togliere un uomo a Montella indicherei Suso. A San Siro ho giocato due volte, sempre con la maglia del Cagliari: una volta ho preso un palo e un'altra mi hanno annullato un gol. Chissà che questa possa essere la volta buona".

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