Niente sarà come prima. Lo ha detto Stefano Pioli, commentando la partita vinta dalla sua Fiorentina contro il Benevento e riferendosi, ovviamente, alla scomparsa improvvisa di Davide Astori. E niente è stato come prima nemmeno per il Benevento. Le parole di Roberto De Zerbi, tecnico dei campani, a La Nazione raccontano un retroscena che è uno stato d'animo. Un punto di rottura tra quello che era e quello che è. Anche nella preparazione di una partita che per il Benevento, impegnato in una complicatissima rincorsa salvezza, era fondamentale. Eccolo De Zerbi: "Noi prepariamo le partite guardando i video dei prossimi avversari – ha raccontato – ma questa volta ho deciso di non farlo, perché nell'ultima partita della Fiorentina c'era Astori, e non potevo studiare moduli e idee tattiche e pensare che quel ragazzo non c'era più”.
Un modo dolce e privato di dire addio a Davide. Un segno di grande rispetto, una lacrima lunga una settimana. Quello che dice De Zerbi è drammatico e feroce: come puoi immaginarti un avversario senza pensare a quello che è successo? Non si può, e infatti ha deciso di non farlo. E per una volta il risultato del campo non conta. E non importa nemmeno la sconfitta. Nel suo piccolo il Benevento, insieme a quanti hanno onorato la memoria di Astori, ha vinto. Una vittoria senza punti, ma enorme.
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