Bayern, Rummenigge e Lewandowski ai ferri corti

Il presidente dei bavaresi risponde alla punta polacca sul tour in Asia troppo lungo. E aggiunge: "Ha un contratto con noi fino al 2021"

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È un clima teso quello in casa Bayern Monaco, alimentato dalle recenti dichiarazioni di Robert Lewandowski, che sembra intenzionato a lasciare il club. Il polacco ha criticato la politica del calciomercato e la tournée asiatica. A lui ha risposto per le rime Karl-Heinz Rummenigge: "Se Robert si lamenta del viaggio in Asia, sappia che la presunta squadra dei suoi sogni, il Real Madrid, lì ci ha passato 24 giorni in estate, il doppio dei nostri".

Come se non bastassero le difficoltà incontrate in estate e nelle prime partite di campionato, culminate nella sconfitta contro l'Hoffenheim, le continue voci sul futuro di Carlo Ancelotti e il nuovo infortunio di Manuel Neuer, ora si è aggiunto anche il duro botta e risposta tra il centravanti e il presidente dei bavaresi.

Rummenigge ha voluto stoppare le velleità di fuga di Lewandowski, aggiungendo: "Non è la prima volta che lui parla male del nostro club e so che dietro queste dichiarazioni c'è il suo agente Barthel, ma non credo che un giocatore abbia tutto questo potere. Il suo contratto scade nel 2021 e, disgraziatamente per lui, non c'è una clausola rescissoria". Quindi il Real dovrà trattare col Bayern per portare a Madrid il numero 9 ex Borussia Dortmund. 

Ma i blancos non sono gli unici pretendenti per Lewandowski. Complici i buoni rapporti del polacco con Pep Guardiola, il Manchester City ha iniziato a fiutare l'affare e, come riporta il Sun, ha deciso di iniziare a prendere i contatti con la dirigenza bavarese per chiudere la trattativa già a gennaio sulla base di 80 milioni di euro, vale a dire la valutazione attuale dell'attaccante che il 21 agosto ha compiuto 29 anni. 

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