L'Atalanta sbanca S.Siro: Milan ko

A San Siro la Dea passa con un gol per tempo: per i rossoneri è l'ottavo ko in campionato

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A San Siro il match delle 18 della 18a giornata di Serie A tra Milan e Atalanta finisce 0-2. La squadra di Gasperini si impone con un gol per tempo: sblocca il match l'ex Cistante al 32' con un tap-in dopo una corta respinta di Donnarumma. Raddoppia Ilicic al 71' in contropiede su assist di Spinazzola. Nel primo tempo annullato col Var un gol a Bonaventura per fuorigioco. La Dea sale a 27 punti, per il Milan ottavo ko in campionato.

C'è il nerazzurro nel destino del Natale rossonero: e il primo approccio non è confortante perché la squadra di Gattuso prende due cazzotti dai nerazzurri di Bergamo in attesa di provare a rialzarsi contro i nerazzurri dell'altra sponda del Naviglio, in Coppa Italia, due giorni dopo l'abbuffata del 25. Una brutta sconfitta quella maturata a San Siro dinnanzi a un'Atalanta che ha giocato da padrona, ha lasciato sfogare i rossoneri per poi andare a piazzare i colpi vincenti al momento opportuno. Il Milan esce tra i fischi del suo pubblico: un Milan volonteroso e generoso sì ma con limiti tecnici e tattici evidenti e con un'idea di gioco nemmeno accennata. Non bastano la caparbietà di Cutrone e il cuore di Borini, troppo poco per una squadra che non mostra identità né mentalità. E c'è un dato che riporta subito alla dura e cruda realtà: quella di oggi è l'ottava sconfitta in campionato su 18 gare.

Per la caccia aperta al sesto posto e a quell'Europa League che entrambe hanno raggiunto lo scorso anno, Gattuso, privo di Suso e Romagnoli, insiste col 4-3-3 dove Cutrone fa l'esterno di sinistra nel tridente con Borini e Kalinic. Gasp cambia poco o niente rispetto al suo 11 ideale anche se stupisce l'esclusione di Ilicic: al suo posto avanza Cristante con De Roon in mezzo al campo.

La differenza sostanziale dei primi 45 minuti sta nel fatto che l'Atalanta gioca a memoria, il Milan ci mette molta volontà ma non ha un gioco fluido, si affida molto ai lanci lunghi (imprendibili per un Kalinic fuori dalla manovra ma non solo per colpa sua) e praticamente mai al fraseggio con, oltretutto, gli attaccanti che non cercano soluzioni alternative indietreggiando tra le linee. Kessie e Montolivo sbagliano tanto con l'ivoriano spesso in ritardo in fase di non possesso. A destra Abate prova a farsi vedere con cross in area di lettura abbastanza semplice, Borini fa il solito sfiancante e apprezzabile lavoro (per di più contro un cliente ostico come Spinazzola). A sinistra Cutrone ci prova a mettere la consueta adrenalina e Bonaventura (a cui viene annullato un gol con VAr per fuorigioco) azzarda qualche inserimento e conclusione che è troppo poco in un complesso di caos da cui non sembra uscire nulla o quasi di ragionato. La squadra di Gasperini è in realtà meno brillante del solito ma esce dalla confusione grazie alla personalità e qualità che sono marchi di fabbrica. Il gol nerazzurro nasce da un errore di posizionamento della difesa rossonera che si lascia sorprendere da una punizione sul secondo palo: il colpo di testa di Caldara è respinto male da Donnarumma e Cristante è il più rapido ad avventarsi sul pallone. I consueti inserimenti a rimorchio dei centrocampisti, siano di Freuler o Cristante, creano superiorità e aprono spazi. La Dea prende possesso del campo anche se non sfrutta a pieno gli esterni e l'occasione migliore resta sempre e solo quella del gol ma mostra soluzioni, coraggio e pressing che per il Milan restano miraggi

Quello che non manca ai ragazzi di Gattuso è la determinazione come mostrano le 4-5 conclusioni verso la porta tentate nei primi minuti della ripresa. La caparbietà di inizio secondo tempo, con Hateboer che si immola su Kalinic e Kessie che trova un bel sinistro a lato, deve fare i conti con la sfortuna: perché in certi momenti, niente sembra andare bene. Le squadra si allungano molto e si aprono spazi che lasciano intravedere anche tanti errori dovuti alla stanchezza. Prima Ilicic (subentrato a Petagna) poi Gomez non hanno la lucidità di completare ripartenze favorevoli, i rossoneri faticano a stare compatti e muoversi in sincronia. E il banco salta sul colpo di genio del Papu che lancia Spinazzola il cui assist in area pesca Ilicic che raddoppia e fa piombare San Siro nell'incubo. Proprio l'ingresso di Ilicic ha cambiato un'Atalanta bassa a inizio ripresa ma poi capace di uscire con le giocate e la fiducia acquisita. Il Milan resta prigioniero della frustrazione e dell'impotenza mentre la Dea lancia segnali da grande squadra: partita gestita ascoltando sapientemente i tempi e le situazioni sapendo quando e come colpire. Uno 0-2 che ricorda quello firmato da Higuain nel trionfo juventino in un Meazza che ormai diventa ostile agli uomini di Ringhio, sconsolato e incolpevole spettatore di una sceneggiatura che dà l'idea di essere arrivata ai titoli di coda con uno spaventoso anticipo.

Donnarumma 5,5 - Non è sereno. Respinge male il colpo di testa di Caldara su cui si avventa poi Cristante. Una sua papera viene azzerata da un precedente fischio. Si riscatta parzialmente su Freuler

Kessie 5 - Perde tantissimi palloni, non detta mai i tempi degli inserimenti e con le uscite in ritardo lascia spesso l'Atalanta in superiorità in mezzo al campo

Borini 6 - Il migliore dei suoi perché su quella fascia ci mette sempre tanta corsa e volontà. Pericoloso anche con un paio di conclusioni

Cristante 7 - Trova il sesto gol in campionato con la rapidità e la lucidità di un attaccante vero. Controlla Montolivo e non rinuncia ai soliti inserimenti

Ilicic 7,5 - Il suo ingresso chiude la gara e ridà fiato a una squadra che stava arretrando un po': tiene tanti palloni, guadagna falli e sigla il 2-0 facendosi trovare pronto in area. Cambia il volto all'Atalanta quando serve

Spinazzola 6,5 - Non spinge tanto ma quando decide di farlo conduce il contropiede che vale il raddoppio con un assist preciso preciso per Ilicic. Semrpe ordinato dietro

MILAN-ATALANTA 0-2
Milan (4-3-3): G. Donnarumma 5,5; Abate 5, Musacchio 5, Bonucci 5,5 Rodriguez 5; Kessie 5, Montolivo 5,5 (37' st Biglia 5), Bonaventura 6 (30' st Calhanoglu 5); Borini 6, Kalinic 5,5 (37' st Andrè Silva sv), Cutrone 5,5. A disp.: A. Donnarumma, Storari, Antonelli, Calabria, Gomez, Paletta, Zapata, Locatelli, Zanellato. All.: Gattuso 5
Atalanta (3-4-2-1): Berisha 6; Toloi 6,5, Caldara 6,5, Masiello 6; Hateboer 6,5, De Roon 6, Freuler 6,5, Spinazzola 6,5; Cristante 7 (35' st Kurtic 6), Gomez 6,5; Petagna 6 (19' st Ilicic 7,5). A disp.: Gollini, Rossi, Mancini, Bastoni, Castagne, Gosens, Haas, Orsolini, Vido, Cornelius. All.: Gasperini 7
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 32' Cristante (A), 26' st Ilicic (A)
Ammoniti: Cutrone (M), Kessie (A)

• In questo match hanno segnato i due migliori marcatori dell'Atalanta in questa stagione (tutte le competizioni): Bryan Cristante e Josip Ilicic – nove gol a testa.
• L'Atalanta non segnava così tanti gol (28) in Serie A dopo 18 giornate dalla stagione 1955/56.
• Il Milan è uscito sconfitto in tre delle ultime sei partite casalinghe in campionato (1V, 2N), tante quante ne aveva perse nelle precedenti 11 allo stadio Meazza in A (8V).
• Il Milan non perdeva così tante partite (otto) nelle prime 18 giornate di Serie A dalla stagione 1981/82, chiusa poi con la retrocessione in Serie B.
• Il Milan ha sempre perso una volta andato sotto nel punteggio nel campionato in corso (otto volte su otto).
• Per la prima volta in Serie A il Milan non ha segnato all'Atalanta per quattro incontri casalinghi di fila.
• Josip Ilicic ha partecipato attivamente a sette delle ultime nove reti dell'Atalanta in campionato (cinque gol e due assist).
• Josip Ilicic ha sempre segnato nelle ultime quattro gare disputate in A (cinque gol), solo tra marzo ed aprile del 2013 ha fatto meglio, realizzando almeno un gol per cinque gare di fila in Serie A (col Palermo in quel caso).
• Gol numero 10 per Bryan Cristante in Serie A: sesto in questo campionato, il doppio rispetto a quelli messi a segno nella passata stagione.
• Patrick Cutrone non partiva titolare con il Milan in Serie A dal 10 settembre in Lazio-Milan (3a giornata).

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