Pugno a Tonelli, Denis ora si scusa

L'attaccante dell'Atalanta: "Non ho giustificazioni, mi spiace tanto"

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Dopo la stangata del Giudice sportivo, German Denis torna a parlare di quanto è accaduto al termine della gara con l'Empoli, scusandosi per l'aggressione a Tonelli. "Ho sbagliato. Non ci sono giustificazioni", ha spiegato. "Ho avuto un momento di rabbia e non sono riuscito a controllarmi - ha aggiunto -. Mi dispiace molto, l'ho già detto ai miei compagni e alla società. Adesso è giusto chiedere scusa pubblicamente".

"In tutta la mia carriera non mi era mai capitato di reagire in questo modo – ha proseguito l'attaccante dell'Atalanta -. Non sono mai stato espulso per un comportamento violento, non sono di indole aggressiva e chi mi conosce può testimoniarlo". La tensione del match era alta, ma non da giustificare una reazione del genere. "In partite importanti come quella contro l'Empoli è normale scontrarsi duramente con gli avversari e, a volte, scambiarsi frasi poco ripetibili - ha continuato -. Ma sono stato provocato in un modo così grave, che non si giustifica con il furore agonistico della partita. Detto questo, mi stupisco io per primo per la reazione avuta".

Ma Denis non vuole nascondersi per giustificare l'aggressione a fine partita. "Forse tutta la pressione accumulata in questi mesi la preoccupazione di raggiungere la salvezza, l'importanza della gara e, soprattutto, le minacce ricevute mi hanno fatto perdere la testa", ha spiegato. "Ma non voglio dilungarmi sulle motivazioni del mio gesto, perché non è mia intenzione trovare una giustificazione - ha aggiunto -. So di aver sbagliato e, per questo, accetto la squalifica. Non ho mai pensato di far ricorso".

Infine su quanto è accaduto in campo e fuori con Tonelli: "Non voglio rispondere alle ulteriori offese di Tonelli. Dico solo che non sono un pazzo che va in giro a picchiare la gente. In vita mia non avevo mai dato un pugno a nessuno. Tonelli mi ha pesantemente provocato, questo è certo, ma ho sbagliato a reagire così".

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