Gasperini: "Volevamo vincere"

Il tecnico: "Pensiamo al futuro". Il presidente: "Un campionato inaspettato"

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Non si accontenta, Gian Piero Gasperini, nonostante la sua Atalanta sia tornata in Europa dopo 26 anni. Il pareggio col Milan non dà l'aritmetica conquista del quinto posto (manca pochissimo) ma soprattutto fa sfumare una vittoria che era vicinissima: "Il punto di questa sera è importante anche se avremmo voluto vincere. I ragazzi volevano andare in vacanza prima, invece dovranno allenarsi ancora un po'", ha detto a Premium col sorriso sulle labbra.

"Se avessimo vinto sarebbe finita ma è giusto così. Si pensava sempre che questa squadra potesse calare e che non potesse tenere il passo, invece non è stato così, anzi siamo cresciuti continuamente e siamo andati oltre le aspettative".

Gasperini mette il circoletto rosso su due passaggi cruciali della stagione: "La partita con il Napoli all'andata è stata una delle svolte. Poi anche la sconfitta per 7-1 contro l'Inter è stata forse un altro turning point, dopo quel match non abbiamo più perso, abbiamo avuto una reazione forte e questo gruppo ha costruito questo campionato".

Eppure ad inizio stagione la posizione di Gasperini era in bilico: "Forse c'era questo rischio. La nostra partenza non è stata felice, ma prima della gara col Napoli avevamo sei punti. La situazione non era tragica, basti pensare che l'anno scorso l'Atalanta aveva fatto sei punti in 14 partite. Poi dopo quella vittoria sul Napoli è cambiato tutto". I

Ora c'è da chiudere il campionato e da programmare il futuro: "Avremmo modo per pensare alla prossima stagione, adesso il primo obiettivo è andare in Europa senza passare dai preliminari. Poi è chiaro che vorremmo presentarci in Europa in modo degno e la società lavorerà al massimo per presentarci al meglio. C'è la volontà di costruire qualcosa di importante. L'Atalanta è una società sana, ha acquistato lo stadio, ha un grandissimo settore giovanile e continuerà a puntare sui giovani, senza disdegnare di rinforzare la squadra. L'ideale sarebbe trovare altri giocatori come Gomez da mettere in altri reparti per migliorare la squadra".

A Premium Sport le parole del Papu Gomez: "Siamo molto contenti anche se volevamo vincere la partita visto come si era messa. Comunque va bene il pareggio contro una squadra forte come il Milan. L'elemento decisivo per questa cavalcata? Il gruppo, senza dubbio. Nel momento di difficoltà, prima di Crotone, con il mister in bilico, lì si è vista la forza e la personalità di questo gruppo: da lì in poi abbiamo fatto un campionato fantastico, superando ogni record dell'Atalanta. La società è molto ambiziosa, possiamo fare ancora meglio".

Poi un piccolo messaggio sul futuro, molto significativo: "Io ho un contratto con l'Atalanta, se non arriva nessuna offerta irrinunciabile resterò qui. Cosa farò per festeggiare la conquista dell'Europa? Vediamo, faremo un po' di tutto. Dobbiamo festeggiare, torniamo in Europa dopo 26 anni e dobbiamo essere orgogliosi".

È raggiante, a Premium Sport, il presidente Percassi, dopo la conquista aritmetica dell'Europa League: "È una serata speciale, incredibile e inaspettata. È stato un campionato fantasistico ed è un premio per tutto il popolo atalantino. Voglio ringraziare tutti i ragazzi e lo staff tecnico che ha fatto un lavoro straordinario: siamo molto felici. Noi abbiamo dato il nostro contributo ma quello che è stato entusiasmante è stato il rapporto che si è creato con il mister che ha superato alla grande il difficile inizio e ha fatto un lavoro notevole".

Il traguardo europeo ha fatto impazzire la città di Bergamo: "Questo risultato storico, dopo 26 anni che non andavamo in Europa, giustifica l'entusiasmo dei tifosi". Ora però tanti busseranno alla porta dell'Atalanta: "In estate tutte le squadre sui nostri giovani? Il fatto che ci siano grandi squadre interessate ai nostri ragazzi è importante per noi. Vuol dire che l'Atalanta ha creato una sua credibilità e un modello di lavoro: noi vogliamo restare umili senza tante parole. Investiamo tanto sul settore giovanile, sia nella parte tecnica che strutturale e i risultati stanno arrivando. Poi noi sicuramente faremo una squadra competitiva come quest'anno e poi vedremo il mercato. Non vorremmo vendere ma poi a determinate condizioni magari qualcuno sarà impossibile trattenere".

Uno dei più ricercati è Kessie: "Roma e Milan su di lui? Arrivano diverse telefonate per lui ma se ne occupa mio figlio. Una volta terminato il campionato valuteremo con calma la soluzione ideale. Ma se dobbiamo dare via un ragazzo vogliamo avere subito il sostituto all'altezza. Un giocatore che mi assomiglia dal punto di vista tecnico? Caldara rappresenta il giocatore un po' simile a me anche se io ero più cattivo di lui. E' un talento che farà una grandissima carriera”

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