LA PARTITA
E' una serata di festa, di gioia, di sogni. Una partita indimenticabile per un club, e un intero popolo, che schiantano l'Everton di Rooney e Sigurdsson (pagato 50 milioni di euro in estate) nel giorno in cui la Dea torna ad assaporare l'Europa dopo 26 anni. Alla banda di Gasperini basta un tempo per demolire gli inglesi, che forse non si aspettavano di trovare una squadra così organizzata e così pronta dal punto di vista atletico. Dopo venti minuti piuttosto equilibrati, l'Atalanta si impone con forza e talento, spazzando via un avversario che praticamente getta la spugna ancora prima del riposo.

I nerazzurri vincono tutti i duelli: sulle fasce i due esterni Hateboer e Castagne viaggiano a un altro passo rispetto agli ospiti, ma anche in mezzo al campo non c'è partita tra le coppie De Roon-Freuler e Schneiderlin-Besic. Sono confronti che pesano e che iniziano a fare la differenza dopo una primissima parte di gara nella quale l'Everton sembrava pronto a vendere cara la pelle. Invece il vantaggio di Masiello (destro da due passi sugli sviluppi di un corner) smaschera gli inglesi ed esalta i bergamaschi, che spinti dai tifosi vanno all'assalto dei Toffees: ancora Masiello, scatenato, sfiora il bis al 34' e poi serve a Gomez una buona palla al 37' (destro parato da Stekelenburg). Il raddoppio è rinviato soltanto di pochi secondi, visto che il Papu - servito da Petagna - al 41' inventa un gol fantastico con un destro da fuori che si infila all'angolino. E non è finita, perché è sempre Petagna, al 44', a mandare in porta Cristante per il 3-0 che non cambierà più.

Gasperini sarà particolarmente contento anche della ripresa nerazzurra, visto che la squadra è brava a non distrarsi e, anzi, tiene alta l'intensità fino alla fine. Un atteggiamento che consente all'Atalanta di non prendere reti, mentre l'Everton rischia in un paio di occasioni di subire addirittura il poker (traversa di Freuler al 56'). Il tutto in una cornice magica, nonostante si giochi lontano da Bergamo per lo stadio non a norma. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia si sogna, perché il bello di tornare in Europa dopo 26 anni non è soltanto esserci di nuovo. Il bello è esserci da protagonista.

LE PAGELLE

Gomez 8 - Leader indiscusso della squadra, trascinata dalla sua energia. Salta l'uomo, tiene bene la palla, smarca i compagni. Il gol del 2-0 è un capolavoro.

Masiello 8 - Difensore insuperabile, ma soprattutto attaccante aggiunto. Sblocca il match e va vicino alla rete in altre due situazioni.

Cristante 7,5 - Piazzato tra le linee, dà una grande mano al centrocampo e ha tempi d'inserimento devastanti come in occasione del 3-0.

Rooney 5,5 - Il migliore dell'Everton è comunque insufficiente e il dato la dice lunga sulla prestazione dei Toffees. La condizione fisica non è più quella di un tempo, così si affida all'esperienza e prova a fare girare l'attacco con qualche discreta idea. L'ossigeno finisce dopo un'ora.

Calvert-Lewin 5 - Inizia benino, quantomeno muovendosi parecchio. Poi si spegne insieme al resto dei compagni.

IL TABELLINO

ATALANTA-EVERTON 3-0
Atalanta (3-4-1-2): Berisha 6; Toloi 6,5, Palomino 6,5, Masiello 8 (32' st Caldara sv); Hateboer 7, De Roon 6,5, Freuler 7, Castagne 6,5; Cristante 7,5 (37' st Kurtic sv); Gomez 8, Petagna 7 (34' st Cornelius sv).
A disp.: Gollini, Bastoni, Haas, Orsolini. All.: Gasperini 8
Everton (4-2-3-1): Stekelenburg 5; Holgate 4,5, Jagielka 5, Keane 5, Baines 5,5; Schneiderlin 5 (21' st Sandro Ramirez 5,5), Besic 5; Vlasic 5, Sigurdsson 5, Rooney 5,5 (21' st Klaassen 5,5); Calvert-Lewin 5 (32' st Mirallas sv).
A disp.: Pickford, Martina, Gueye, Williams. All.: Koeman 5
Arbitro: Bezborodov (Russia)
Marcatori: 27' Masiello (A), 41' Gomez (A), 44' Cristante (A)
Ammoniti: Masiello (A); Sigurdsson (E)
Espulsi: -