Inzaghi: "Non sono rassegnato"

"Ancelotti è un amico, il viaggio di Galliani a Madrid non mi turba"

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Quella di Bergamo contro l'Atalanta potrebbe essere l'ultima panchina di Pippo Inzaghi al Milan, ma il tecnico non abbassa la grinta: "Non sono rassegnato. E' normale che la società pensi di cambiare, ma finché non mi diranno niente io darò tutto. Nel caso opposto li ringrazierò, ma il Milan per me sarà sempre il Milan. Ora però penso a chiudere bene a Bergamo". Sullo sfondo la trattativa Ancelotti: "E' un amico e uno dei migliori al mondo".

Giocherà qualche ragazzo della Primavera? 
Siamo molto felici di loro. Ne porterò qualcuno in panchina, poi vediamo

Quanti ritocchi ha bisogno questo Milan?
La società si sta muovendo, io parlo tutti i giorni con Galliani. Ci sono tanti giocatori bravi moralmente. Se riusciamo a far lavorare tutti come Honda saremmo a buon punto, lui lavora dieci ore al giorno. Se a questi vanno aggiunti giocatori importanti tecnicamente e moralmente il Milan tornerà ai suoi livelli. Serve pazienza, non è facile, ma c'è solo una via: il lavoro quotidiano

Contro l'Atalanta giocheranno Honda-Pazzini-El Shaarawy?
Contro il Torino questo tridente ha fatto bene come tutta la squadra. Se avessimo sempre giocato con lo spirito che avevamo contro il Toro non saremmo lì in classifica. El Shaarawy e Pazzini hanno qualche problema. Rientra De Sciglio, Menez e Diego Lopez non stanno bene. Vedrò quali giocatori mi daranno garanzie.

E' impensabile che tu possa rimanere al Milan con un incarico diverso?
Sì, io faccio l'allenatore. Non ho avuto contatti con altre società perché mi auguro di restare e posso dare tanto. Il Milan per me rimarrà sempre il Milan qualunque cosa accadrà

Con Ancelotti c'è un rapporto di amicizia: potrebbe esserci l'ipotesi di collaborazione?
Non lo so, io voglio fare l'allenatore nella mia vita. Questo anno mi ha fatto crescere tanto. Se avevo un dubbio all'inizio, ora so che per i prossimi trent'anni farò questo mestiere e lo farò ad altissimo livello

Quali sono le sensazioni della persona Inzaghi nel vivere questa settimana?
E' stata una settimana normale. Il Real ha mandato via Ancelotti che ha vinto la Champions l'anno scorso, il calcio è così. Dopo un'annata difficile è normale che la società pensi che cambiare l'allenatore sia una cosa positiva. Se mi diranno così, ringrazierò e andrò da un'altra parte. Tutti sappiamo che questo Milan va migliorato, non ci vuole così tanto per tornare a grandi livelli.

Sei ancora speranzoso di restare?
Sì, non sono rassegnato. Ho un contratto, ho possibilità di restare alla guida del Milan

Come ha vissuto la settimana di Galliani a Madrid?
La società mi ha avvertito, non c'è alcun problema. Sono grato alla società e al presidente per l'opportunità che mi hanno dato. Finché non mi diranno qualcosa di diverso io lavoro per il bene del Milan e per preparare la prossima stagione. Sono convinto che possiamo migliorare molto

Non ci sono partite che non contano
Io non voglio mai perdere, nemmeno contro gli amici a calcetto. Non mi preoccupa la squadra sotto questo punto di vista perché i ragazzi danno tutto quello che hanno. La squadra ha dimostrato di tenerci e abbiamo una buona base da cui ripartire

Come giudica il campionato e la crescita della squadra?
Manca ancora una partita e abbiamo ottenuto meno di quello che pensavamo. Dobbiamo guardare avanti anche se l'ultimo periodo è stato buono, abbiamo iniziato tardi a giocare nuovamente da squadra. Abbiamo la possibilità di finire bene a Bergamo, a testa alta 

Quella che potrebbe essere la sua ultima panchina da allenatore del Milan, a Bergamo contro l'Atalanta, evoca ricordi dolci a Pippo Inzaghi: " "Quando torno a Bergamo è sempre emozionante. La gente mi ricorda con affetto, mi fa piacere che l'Atalanta sia salva. Andremo lì per fare una buona partita. Il Milan sta facendo delle buonissime cose ultimamente. Le prestazioni dei ragazzi sono state sottovalutate perchè si parla di altro. Avremmo potuto vincere a Sassuolo senza certe cose. La squadra sta giocando da squadra nel bene e nel male. Pazzini si allena per la prima volta con il resto della squadra. Come El Shaarawy e Pazzini". La stagione però resta fallimentare: "Quest'anno è stata un'annata difficile. Prima non conoscevo la squadra, ora ho il quadro preciso. Io saprei benissimo dove poter colpire e come poter far ritornare il Milan dove merita. Dagli errori si cresce. Questa stagione, nonostante le difficoltà, penso lasci qualcosa di buono".

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