Juve rimontata dall'Atalanta: 2-2

Caldara e Cristante rispondono a Bernardeschi e Higuain. Napoli in testa da solo

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Gol ed emozioni nel posticipo della settima giornata di Serie A. A Bergamo, la Juventus è fermata sul 2-2 dall'Atalanta rimontata di due gol dagli uomini di Gasperini. Vantaggio al 21' di Bernardeschi dopo un errore di Berisha, raddoppiato da Higuain tre minuti più tardi. Al 31' Caldara punisce Buffon, mentre Cristante incorna il pareggio al 67' dopo un gol annullato a Mandzukic con l'ausilio del Var. All'83' Berisha para un rigore a Dybala.

Signore e signori, questo è il calcio. Atalanta e Juventus hanno dato vita all'essenza di questo sport fatto di emozioni, gol e giocate, ma anche di momenti e psicologia. Due tra le migliori squadre del nostro calcio e la conferma è arrivata dal 2-2 del posticipo che ha messo sul terreno di gioco debolezze e punti di forza di entrambe, nonostante le fatiche di coppa. Il dominio bianconero della prima mezz'ora con tanto di 0-2 in tre minuti è stato spazzato via dalla zampata di Caldara, già promesso sposo della Juve, dando vita a una nuova sfida nella sfida fino al pareggio e al finale thrilling con l'errore decisivo di Dybala dal dischetto, con tanto di Var. Un pareggio che scontenta tutti per lo sforzo profuso, che regala al Napoli il primato in classifica solitario, ma che ha riempito occhi e cuore di tantissimi tifosi.

Eppure nella prima parte di gara sembrava non esserci storia. Il turnover forzato da stanchezza e acciacchi europei, ma anche qualche mossa azzardata da Gasperini, hanno consegnato al centrocampo di Allegri il controllo delle operazioni, relegando Papu Gomez e il povero Cornelius al ruolo di comparsa. Più calibrati i cambi bianconeri, alcuni costretti da defezioni importanti, portati senza snaturare la natura offensiva della squadra. E le occasioni per passare non hanno tardato ad arrivare con le conclusioni di Bernardeschi e Higuain facilmente fermate da Berisha. L'accerchiamento tattico però ha portato i frutti sperati attorno al quarto di gara, con una fiammata che avrebbe spazzato via chiunque, ma non l'Atalanta. Al 21' l'errore di Berisha sulla conclusione di Matuidi spiana a Bernardeschi la strada per il vantaggio, bissato tre minuti più tardi da Higuain con un sinistro di potenza sotto l'incrocio. Un gancio mancino e uno destro capaci di far barcollare le convinzioni di Gasperini, ma trovando dai bergamaschi un montante dritto sulle mani - per una volta insicure - di Buffon, con l'1-2 di Caldara sugli sviluppi di una punizione respinta male. Convinzione e coraggio, ma anche la capacità di ammettere gli errori: Gasperini toglie Cornelius per inserire Ilicic, bissando il dietrofront nella ripresa rimettendo Petagna al centro della manovra al posto di Kurtic. Dal gol di Caldara in poi la partita è cambiata.

Sì perché nella ripresa il gol annullato a Mandzukic con l'ausilio del Var per una gomitata precedente di Lichtsteiner su Gomez è un episodio in mezzo a un dominio tecnico e tattico degli orobici, tornati a dominare in lungo e in largo come nella scorsa stagione, costringendo la Juventus - non proprio l'ultima delle squadre - a rintanarsi nei propri trenta metri a difesa del risultato. Un moto perpetuo della manovra da destra a sinistra e viceversa, con Papu Gomez in cabina di regia anche defilata che sfocia nel meritato pareggio al 67', con il cross potente e preciso dell'argentino incornato con violenza all'angolino da Cristante, centrocampista box-to-box lanciato in Serie A proprio da Allegri nel 2013. Uno scherzetto mica da ridere che fa barcollare i bianconeri, frastornati e quasi messi al tappeto da Freuler e Hateboer nel giro di pochi minuti prima di rinsavire e riprendersi.

Non del tutto però. L'occasione più grande arriva a pochi minuti dalla fine quando Dybala si accende per cercare il jackpot in terra lombarda. Prima una punizione conquistata al limite dell'area, poi un braccio-spalla (per il Var è braccio) sugli sviluppi della stessa che gli regala la penna giusta per riscrivere la storia del match dagli undici metri. Penna d'autore che passa nelle mani sicure di Berisha, bravissimo e reattivo nel chiudere a chiave la porta e autografare un 2-2 dal forte profumo di vera maturità.

Cristante 7 - Il gol è una perla che premia forza fisica e capacità di inserimento. Dimostra le qualità intraviste da Allegri ai tempi del Milan, ma sublimate solo dal lavoro di Gasperini

Dybala 5 - Galleggia sulla trequarti tra un colpo di tacco e un altro. Si accende solo nel finale costruendosi il match point, ma fallendolo miseramente

Gomez 7 - Ai punti e senza gol, stravince il duello con l'altro numero 10. Dopo un inizio difficile, prende in mano la squadra e la trascina fino al pareggio mettendoci tutta la grinta argentina tra i suoi dribbling ubriacanti

Bernardeschi 6,5 - Trova il gol che potrebbe svoltargli la stagione in bianconero, ma poco altro. Un opportunismo comunque da premiare

Buffon 5,5 - Incerto sul gol di Caldara che riapre una partita già chiusa. Sul secondo gol è incolpevole

Berisha 6,5 - Regala il gol a Bernardeschi, ma il destino aveva scritto un altro finale per lui. Neutralizza il rigore a Dybala e fa esplodere lo stadio

ATALANTA-JUVENTUS 2-2
Atalanta (3-4-1-2)
: Berisha 6,5; Masiello 6,5, Caldara 7, Palomino 6,5; Hateboer 6, Cristante 7 (43' st De Roon sv), Freuler 6,5, Spinazzola 5,5; Kurtic 5 (11' st Petagna 6,5); Gomez 7, Cornelius 5 (32' Ilicic 6). A disp.: Gollini, Bastoni, Mancini, Castagne, Haas, Orsolini, Gosens, Vido. All.: Gasperini 6,5
Juventus (4-2-3-1): Buffon 5,5; Lichtsteiner 5 (21' st Barzagli 5,5), Benatia 6, Chiellini 5,5, Asamoah 6; Bentancur 5,5, Matuidi 6,5; Bernardeschi 6,5 (24' st Cuadrado 5), Dybala 5, Mandzukic 5 (33' st Douglas Costa 5,5); Higuain 6,5. A disp.: Szczesny, Pinsoglio, Sturaro, Rugani, Alex Sandro, Caligara. All.: Allegri 6
Arbitro: Damato
Marcatori: 21' Bernardeschi (J), 24' Higuain (J), 31' st Caldara (A), 22' st Cristante (A)
Ammoniti: Gomez, Palomino, Petagna (A); Lichtsteiner (J)
Espulsi: nessuno
Note: 39' st Berisha (A) para un rigore a Dybala (J)

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