L'infezione batterica ai linfonodi del collo e non solo. Josip Ilicic ha voluto raccontare il suo periodo difficile. "Quello che è successo ad Astori mi è rimasto in testa per giorni. Non riuscivo più a dormire perché ci pensavo sempre. E quando sono stato male quest'estate ho pensato davvero che potesse capitare anche a me. C'è stato un periodo in cui avevo paura di andare a letto e addormentarmi”, ha detto lo sloveno dell'Atalanta al Corsport.
"Ho avuto paura. Dicevo: e se domani mattina non mi sveglio? Come farò a non vedere più la mia famiglia? Ci sono persone che col mio stesso problema sono finite in coma. A me l'infezione è rimasta circoscritta ai linfonodi del collo, ad altre persone si è estesa. Se ci penso...", ha aggiunto. E la sua vita ora è cambiata: "Diciamo che guardo oltre il calcio. Faccio il mio lavoro sul campo, poi torno a casa dai miei cari e li voglio sempre accanto. La vita è breve. Sono più forte di testa, lì è cambiato qualcosa. Prima mi arrabbiavo per stupidaggini, ora vivo meglio".
Ma ha anche pensato di lasciare il calcio: "Ho smesso di guardare partite e calcio in tv, ho pensato solo alla mia famiglia per salvarmi e guarire. A un certo punto ho sperato anche solo di poter tornare a camminare come una persona normale, neanche fare il calciatore... poi ne sono uscito del tutto”.
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