Atalanta, Gasperini: "Europa? Ci proviamo"

Il tecnico esalta Gomez: "E' incedibile, non ha prezzo"

  • A
  • A
  • A

Gian Piero Gasperini si è confessato a 360° ai microfoni di Tiki Taka. "Dopo Genova pensavo di stare fermo, ma poi è arrivato il presidente Percassi: mi ha convinto con il progetto che prevedeva l'investimento sui giovani". Sulla corsa verso l'Europa. "E' ancora lontana, ma possiamo giocarcela. Non abbiamo l'obbligo di andarci, ma ora che siamo qui vogliamo provarci". Parole al miele per il Papu Gomez: "E' incedibile, non ha prezzo".

La scelta di allenare l'Atalanta. "Sono venuto a Bergamo per lavorare con i giovani. Io dopo Genova pensavo di stare fermo, ma poi è arrivato il presidente Percassi: mi ha convinto con il progetto, che prevedeva l'investimento sui giovani e il tempo necessario per trovare la giusta strada, e l'accordo si è chiuso".

L'esplosione di Gagliardini. "Me l'aspettavo su questi livelli: veniva da esperienze non tanto positive in B e anche quest'estate, per quanto si vedesse che aveva qualità, si vedeva anche che lamentava difficoltà di collocazione in campo e di fiducia. Ma i numeri c'erano e dopo la grande partita contro il Napoli è esploso. Quando è andato all'Inter, gli ho detto giocare da protagonista e non da ragazzo, perché non gli avrebbero dato il tempo di giocare da ragazzo. Ma è più facile a dirsi che a farsi. L'Inter in questo momento è una squadra solida, forte: non fai una striscia come quella che hanno fatto se non hai delle capacità tattiche".

La Dea ha cominciato a volare con l'esplosione del tandem Gomez-Petagna. "Come commento Gomez e Petagna sui social? Sono straordinari, sono così anche fuori dalle telecamere. Gomez per noi è incedibile, non ha prezzo: spesso si parla dei giovani, ma ci sono anche giocatori come lui che danno un contributo pazzesco".

Sulla corsa verso l'Europa. "È ancora lontana, tredici partite sono tante e abbiamo squadre forti che competono con noi, ma possiamo giocarcela. Non abbiamo l'obbligo di andare in Europa, ma ora che siamo qui vogliamo provarci: a noi piace stare in alto".

Una battuta sulle polemiche in casa Juve. "Le polemiche Dybala-Allegri e Bonucci-Allegri? Penso che queste cose vadano prevenute e quando succedono sono sintomo di nervosismo. Negli spogliatoi ci sono spazi per dirsi tutto, una sorta di camera caritatis. Comunque non è un fatto grave: può essere dovuto al fatto che sta arrivando un momento decisivo, perché per la Juve, al di là di coppa Italia e campionato, ha la Champions come obiettivo primario".

L'apporto di Higuain. "Si è calato nel meccanismo della Juve con grande disponibilità, soprattutto all'inizio, ma ora, in questa nuova posizione, stanno dilagando le sue capacità realizzative. La Juve è la più forte perché ha una continuità e un'abitudine di rendimento che nessuno delle sue avversarie ha".

Su Porto-Juve. "In ottica Champions, questa partita con il Porto è fondamentale, perché può dare alla Juventus la dimensione di quanto possa essere competitiva".

Sulle polemiche arbitrali. "Penso sia nella natura del calcio, quando c'è un fallo dubbio, farsi scappare qualche parolina: è sicuramente un aspetto che noi allenatori, io in particolare, dobbiamo migliorare".

Nella prossima giornata l'Atalanta va al San Paolo. "Dobbiamo sperare che il Napoli sia un po' distratto dal ritorno col Real, perché in questo momento, per come sta giocando, è difficile da contenere: per noi è un banco di prova importante, ci dirà dove possiamo arrivare. Sia il Napoli sia la Roma sono grandissime squadre: a livello di continuità gli manca qualcosa rispetto alla Juventus, ma negli scontri diretti se la giocano alla pari".

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti