Di Biagio: "Buffon mi serve"

Il ct ad interim: "I giocatori non sono tutti uguali, Gigi è un grande portiere"

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Gigi Di Biagio allo scoperto: "Buffon mi serve in campo perché è un grande portiere. I giocatori non sono tutti uguali e Gigi non è come gli altri" ha detto il ct ad interim della Nazionale. Il commissario tecnico ha parlato anche di Balotelli: "Lo sto seguendo, sta facendo bene. Se lo convocherò? Vedremo" ha spiegato a Rai2. E su Verratti: "E' uno dei più forti del calcio italiano, da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più ma va tutelato".

Gigi Di Biagio ha parlato a "Il sabato della Ds" su Rai2. Argomento principale, Gigi Buffon: "Non gli sto facendo nessun favore. Buffon mi serve in campo, perché è un grande portiere. Poi se non dovesse giocare mi servirà per quello che rappresenta fuori dal campo".  Il ct che guiderà l'Italia nelle amichevoli contro Inghilterra e Argentina sta seguendo con attenzione la stagione di Mario Balotelli: "Ero a Nizza qualche giorni fa per vederlo. Sta facendo tanti gol, sta facendo bene. Se lo convocherò? Vediamo. Per essere convocati non contano solo i gol: contano quelli, più le prestazioni e il comportamento. Lui è sotto la lente di ingrandimento. Lo stiamo seguendo". 

Il ct ha parlato anche di un altro talento azzurro sempre sotto osservazione, Marco Verratti, molto criticato dopo l'eliminazione del suo Psg dalla Champions: "E' uno dei più forti del calcio italiano. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più e per questo viene giudicato sempre in maniera molto seria. E' un patrimonio del calcio italiano: va tutelato. Voi da fuori, noi da dentro dobbiamo assecondarlo e aiutarlo. Spero che da marzo riuscirò a farlo giocare bene. Anche in maniera diversa? Vedremo". 

Di Biagio prenderà in mano l'Italia dopo la batosta della mancata qualificazione a Russia 2018: "La mia missione è quella di ridare entusiasmo a un movimento, a una nazione che dopo quanto accaduto è ovvio sia depressa. Ho visto le lacrime dei calciatori, io so cosa significa. La mia storia è fatta anche di lacrime, so cosa significa. Capiremo a giugno cosa significa non andare al Mondiale".

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