Donnarumma, un Europeo negativo

Ora è arrivato il momento di decidere il rinnovo col Milan

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Piccola premessa: l'Italia non è uscita dall'Europeo per colpa di Donnarumma, sia chiaro. Resta, però, il fatto che Gigio non è stato impeccabile, diciamo umano. Nessuna papera, ma la sensazione che avrebbe potuto fare molto di più, soprattutto sul tiro dalla distanza che ha portato Saul a festeggiare la doppietta e che ha steso definitivamente gli Azzurrini. Allora il dubbio sorge spontaneo: colpa della turbolenta vicenda del rinnovo con il Milan? Il putiferio mediatico, così come l'ha definito lui stesso, l'ha destabilizzato? Di certo c'è che la tranquillità ostentata nella conferenza stampa della vigilia non si è vista in campo.

Gigio, un po' spaesato tra i pali, lo è stato per tutti gli Europei. Lo si era visto già contro la Repubblica Ceca quando era stato poco reattivo sul primo  e sul terzo gol, sempre dalla lunghissima distanza. Errori non da lui e a certificare l'esperienza sicuramente incolore in Polonia ci sono i numeri: 6 gol su 10 tiri nello specchio. Il che vuol dire solo quattro, 4, parate effettuate. Nessun miracolo e molti dubbi: da SuperGigio a Gigio il passo è stato breve. Uno dei punti di forza della Nazionale di Di Biagio si è rivelato essere un boomerang. Il ct, però, non ha colpe: l'ha protetto come un padre, ma non è bastato. Donnarumma resta pur sempre un gigante, ma con 18 anni e tutte le fragilità che ciò ne comporta. Cresciuto troppo in fretta, dall'alto dei suoi 196 cm si è trovato davanti al primo ostacolo di quella che sarà una carriera luminosa. Ora non resta che superarlo, saltarlo via magari con quella reattività mostrata con la maglia del Diavolo e non con quella dell'Under 21.

La soluzione? Risolvere presto la questione con il Milan che l'ha privato di energie mentali. Dentro o fuori, adesso che l'Europeo è svanito è arrivata l'ora di decidere sul rinnovo. Non si può più rimandare, per il bene di tutti. Il suo che ha bisogno di vacanze e di spegnere il circo mediatico che si è creato nell'ultimo mese, quello dei rossoneri che devono capire se investire su un nuovo portiere.

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