Seattle vuole la Nba

Dopo il trasferimento della franchigia a Oklahoma City, la città si è concentrata su football e baseball, ma la nostalgia sta prendendo il sopravvento

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Non vede l'ora di tornare ad essere protagonista anche nella NBA. Seattle sente terribilmente la mancanza della pallacanestro al massimo livello. Dopo il trasferimento della franchigia a Oklahoma City, la città si è concentrata su football e baseball, ma la nostalgia sta prendendo il sopravvento. Soprattutto dalla partita di pre season di Golden State con i Sacramento Kings. Il ritorno dei Warriors, assente addirittura dal dicembre 2007, ma soprattutto di Kevin Durant, scelto proprio in quell'anno dai Seattle Supersonics, sta riportando l'argomento di stretta attualità. E infatti, proprio per dimostrare l'affetto ai tifosi di casa, KD è entrato in campo con la 40 di Shawn Kemp, protagonista nello stato di Washington negli anni 90.

La NBA sta riflettendo sull'opportunità di riportare una squadra in una città tra le più accoglienti d'America e che vive intensamente la passione per lo sport come dimostra l'entusiasmo che circonda i Seahawks della NFL, tanto che il pubblico è soprannominato il 12° uomo per la rumorosa partecipazione che diventa un fattore reale durante le partite. Il mese scorso il sindaco ha stanziato 700 milioni di dollari per rinnovare la Key Arena. A dire il vero i lavori, che verranno completati per il 2020 serviranno per una nuova squadra NHL che si trasferirà a Seattle, ma la città vuole di più, vuole essere una delle poche ad avere tutte le quattro leghe più prestigiose. E soprattutto rivuole la NBA.

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