Gentile: "Con Houston era fatta"

L'azzurro: "È forse un crimine voler giocare nel miglior campionato del mondo?"

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Alessandro Gentile non ha dubbi, è stata la sua voglia di NBA a costargli la fascia di Capitano dell'Olimpia Milano. L'azzurro è tornato sul provvedimento voluto dal presidente Proli in un'intervista con Eurohoops: "Avrei voluto provare l'esperienza NBA - ha dichiarato - Non penso sia un crimine, ma a quanto pare lo era e ora non sono più capitano". Quindi la confessione sugli Houston Rockets: "Era tutto deciso, poi hanno cambiato idea".

Gentile era stato draftato nel 2014 dai Minnesota Timberwolves, ma i suoi diritti erano stati subito girati agli Houston Rockets, dove contava di sbarcare quest'estate: "Ho parlato con coach D'Antoni, ha detto che voleva allenarmi. Sembrava proprio che sarei andato a Houston, tutto puntava in quella direzione". Poi, dall'altra parte dell'oceano qualcosa è accaduto: "I Rockets hanno cambiato idea, non so perché. Dovete chiederlo a loro".

La volontà di Gentile dunque era chiara e, secondo lui, è stata proprio questa volontà a indispettire la dirigenza dell'EA7: "Tutti vogliono giocare in NBA, ma forse per qualcuno è un crimine. Ho pagato per questo e ora non sono più capitano". Il sogno americano in ogni caso non svanisce: "Se non sarà con Houston, spero sarà da qualche altra parte - ha detto - Penso di aver dimostrato di poter giocare a basket al più alto livello in Europa, quindi vorrei fare il passo successivo. Prima di tutto, però, voglio una stagione di successi qui a Milano".

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