Un magnifico buzzer beater di LeBron James consente a Cleveland di espugnare Chicago e portare sul 2-2 la semifinale Nba di Eastern Conference: 86-84 il punteggio in favore dei Cavaliers. I Clippers, invece, fanno un significativo passo verso la finale schiantando 128-95 i Rockets e portandosi sul 3-1. Sontuosa la prova di DeAndre Jordan, man of the match con 26 punti e 17 rimbalzi; tra due giorni a Houston la serie può già chiudersi.
Allo United Center partita che ha il sapore amaro dell'occasione persa per i Bulls, capaci ancora una volta di tenere testa senza troppi patemi ai Cavs e di trascinarli ad un finale al cardiopalma. La partita è bruttina, inutile negarlo, e a 21 secondi dalla sirena gli ospiti sono avanti 84-82 con palla in mano: coach Blatt si gioca inspiegabilmente i tre time out residui uno dietro l'altro, ma sulla rimessa LeBron commette un clamoroso sfondamento su Dunleavy. Un monumentale Rose, autore di 31 punti con 11/23 al tiro, trova la penetrazione dell'84-84 e sull'azione successiva James si fa stoppare da Mirotic. Resta 1 secondo e mezzo, ma il Prescelto è sempre il Prescelto: finta a liberarsi sulla rimessa da fondo di Dellavedova, perla dall'angolo e 2-2 nella serie. Con tanti saluti a Chicago, e ora si torna in Ohio. Gara molto meno equilibrata dall'altra parte degli Stati Uniti. Allo Staples Center i Clippers offrono una prova di grande forza e travolgono con un perentorio 128-95 i Rockets, che ora si ritrovano sull'orlo del baratro. Inutile la strategia di Houston di caricarsi di falli per fermare DeAndre Jordan, a cui vengono concessi 34 tiri liberi di cui 28 solo nei primi due periodi. Il centro di Los Angeles ne mette 14, pochini; ma alla fine è lui il miglior scorer dell'incontro con 26 punti e 17 rimbalzi. La gara va presto in naftalina, un terzo quarto da 43-25 lancia Paul e compagni che ora si spostano in Texas per cercare di chiudere la serie. Primo match ball tra due giorni al Toyota Center.
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