Nba: Golden State non si ferma

I 41 punti di Curry contro Phoenix permettono agli Warriors di portarsi sul 17-0. Super LeBron, piangono Belinelli e Gallinari

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Una partenza così in Nba non si era mai vista, ma Golden State non ha intenzione di spegnere il motore. I campioni in carica, dopo il successo record con i Lakers, fanno fuori anche Phoenix e si portano sul 17-0: 41 punti di Curry e record di triple segnate nella storia della franchigia (22) nel 135-116 sui Suns. Orgoglio LeBron James che aiuta Cleveland a rialzarsi contro gli Hornets, notte amara invece per Belinelli e Gallinari

Piove nel deserto dell'Arizona: non è arrivata una perturbazione improvvisa, bensì i Golden State Warriors guidati da un Curry indiavolato. L'Mvp in carica sigla 11 delle 22 triple di squadra, aggiungendo anche 8 assist e 6 rimbalzi. La franchigia del Bay Bridge chiude con il season high di punti (135), e c'è anche la seconda tripla doppia in stagione per Draymond Green. Successo per i Cleveland Cavaliers, che dopo il tonfo in casa dei Raptors ritrovano il sorriso contro Charlotte: 25 punti e 13 rimbalzi per LeBron James. Notte mostruosa di James Harden: il Toyota Center applaude i 50 punti dell'ex guardia dei Thunder, e i Rockets tornano al successo dopo tre ko filati grazie al 116-114 su Philadelphia. 0-17 per gli uomini di coach Brown, e tenendo conto le dieci partite di fila perse nella stagione scorsa, i 76ers diventano così la franchigia con la striscia di sconfitte più lunga nella storia dello sport professionistico americano. Due ottime prestazioni individuali non bastano a Gallinari (16 punti) e Belinelli (17 uscendo dalla panchina) per portare a casa una vittoria: i Nuggets sbattono contro il muro San Antonio (91-80 al Pepsi Center), mentre i T'Wolves rifilano un sonoro 101-91 ai Kings.

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