Bene Houston con Brooklyn, i Cleveland Cavs perdono ancora. Terribile infortunio per Porzingis: stagione finita
Mille emozioni nella notte Nba. Toronto vince la sfida al vertice della Eastern Conference con Boston (111-91) e adesso è ad un passo dall’aggancio ai Celtics. Stesso discorso ad Ovest dove Houston batte Brooklyn (123-113) e insidia Golden State che ha perso male in casa con Oklahoma (125-105). A New York finisce la stagione di Porzingis che si è rotto il crociato nel match perso dai suoi Knicks con Milwaukee (103-89).
Boston ritrova Irving (17 punti) dopo tre gare di assenza, ma la sfida al vertice della Eastern Conference va a Toronto che tra le mura amiche dell’Air Canada Center domina per 48 minuti. Funziona tutto bene nell’attacco di coach Casey che si può concedere il lusso di stravincere nonostante un DeMar DeRozan decisamente altalenante (appena 15 punti con 6 su 17 dal campo). Per i Raptors ci sono i 23 di un Kyle Lowry molto efficace dalla lunga distanza (6/11) e i 20 di Cj Miles in uscita dalla panchina. Per Boston arriva la 16ª sconfitta, proprio come quelle di Toronto che adesso è seconda a Est solo perchè ha disputato due partite in meno dei Celtics.
Oklahoma non poteva trovare modo migliore per mettere fine alla striscia di sconfitte consecutive: i Thunder violano con grande autorità il parquet dei Golden State Warriors. Nulla da fare per i campioni in carica che si affidano a Kevin Durant (33 punti), ma vengono spazzati via dalla straordinaria serata di Paul George (38 punti) e di Russell Westbrook (34 punti, 9 rimbalzi e 9 assist). Per la prima della classe ad Ovest si tratta del secondo ko di fila dopo quello con Denver. Houston si avvicina sempre di più: la leadership è in bilico.
Nona vittoria in dieci gare (quinta consecutiva) per Houston che viola il Barclays Center di Brooklyn. James Harden supera quota 15mila punti in carriera segnandone 36 e trascinando i suoi che possono contare anche sui 25 di Chris Paul e sui 18 con 11 rimbalzi di Capela. Ai Nets non bastano i 21 di DeMarre Carroll e i 18 di Dinwiddie per evitare una sconfitta che preoccupa sicuramente meno dell’infortunio di Caris LaVert, a terra dopo uno scontro di gioco con Nenè e sottoposto al protocollo Nba per trauma cranico.
Continua ad essere sottotono la stagione di Cleveland che perde malamente ad Orlando nonostante un vantaggio di 21 punti accumulato nella prima metà di gara. I Magic rientrano in partita grazie a uno scatenato Jonathon Simmons (career high con 34 punti) che ne segna 22 nel solo terzo quarto guidando la rimonta dei suoi. Un quarto periodo da soli 9 punti a referto condanna poi i Cavs che scivolano fino al -18 finale.
Vittoria casalinga per Philadelphia che resta attaccata al treno playoff. Con Washington i Sixers guidano le operazioni spinti dall’ottimo Embiid (27 punti, 12 rimbalzi) e dal 50% dall’arco (14/28) a fronte del 26% degli ospiti (7 su 27). Ai Wizards, orfani già da una settimana dell’infortunato John Wall, non bastano i 30 punti di Bradley Beal.
Milwaukee espugna il Madison Square Garden in una partita funestata dal brutto infortunio di Kristaps Porzingis. Il gigante dei New York Knicks è vittima di un pessimo atterraggio sugli sviluppi di una giocata al ferro. La diagnosi arriva presto ed è terribile: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e stagione finita per il lettone. Per quel che riguarda la partita, sono i 20 punti di Middleton e i 23 di Antetokounmpo e Bledsoe a condurre i Bucks verso il settimo successo nelle ultime otto gare.
Vittoria molto agevole per Atlanta in casa con Memphis. Nelle fila degli Hawks si registra l’assenza di Marco Belinelli, tenuto a riposo non per problemi fisici, ma per una precisa scelta della dirigenza che sembrerebbe intenzionata a coinvolgere in una trade il nativo di San Giovanni in Persiceto. A guidare i locali è la guardia tedesca Dennis Schroder, autore di 22 punti con 9/15 dal campo, mentre si fa fatica a trovare il migliore dei Grizzlies che sono incappati nella più classica delle giornate no.
Terza gioia consecutiva per i Lakers che allo Staples Center si impongono su Phoenix, Gara in equilibrio per oltre due tempi e mezzo, poi a cavallo tra terzo e quarto periodo i gialloviola piazzano il parziale in grado di stroncare le ambizioni dei Suns che si arrendono nonostante i 24 di Tj Warren. Per la compagine di Los Angeles in evidenza Brandon Ingram (26 punti) e Julius Randle (21 punti).