Basket, 2 scudetti di nuovo a Siena

Processo da rifare: il Collegio di Garanzia ha riassegnato alla Mens Sana i titoli del 2012 e 2013 oltre a due Coppa Italia e una Supercoppa

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Siena si riprende gli scudetti vinti sul campo nel 2012 e 2013: il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, infatti, ha annullato la sentenza della Federazione Italiana Pallacanestro con cui erano stati revocati i titoli alla Mens Sana per responsabilità oggettiva nel processo per frode sportiva. Processo annullato, si ripartirà dal primo grado di giudizio. "Un successo, siamo soddisfatti" commenta Andrea Viviani, patron della Mens Sana Basket 1871.

In attesa del nuovo processo, Siena si riprende anche la Coppa Italia del 2012 e 2013 oltre alla Supercoppa del 2013. Nel frattempo, il Collegio ha a disposizione 60 giorni di tempo per depositare le motivazioni della sentenza: dopo di che la Fip stabilirà la data in cui si terrà di nuovo il dibattimento sul fallimento della Mens Sana e su sei ex dirigenti senesi accusati di frode sportiva (Ferdinando Minucci che era stato radiato, Serpi, Finetti, Lazzeroni e Anselmi che erano stati inibiti per tre anni. Un processo, dunque, ci sarà

Prendiamo atto che tutto quello che era stato fatto nei precedenti gradi di giudizio è stato annullato poi una volta lette le motivazioni capiremo meglio come potremo esprimere le nostre posizioni in un nuovo dibattimento presso la Fip. È prematuro commentare, ma allo stato attuale questa sentenza è un successo che premia il lavoro dei nostri avvocati. C'e' soddisfazione perché ad oggi questa faccenda non si è chiusa in maniera negativa" ha detto Andrea Viviani, presidente della Mens Sana Basket 1871.

In base a quanto stabilito nei primi due gradi di giudizio, che corrisponde a quanto sostenuto dalla Federazione, dalle carte della Procura era emerso il pagamento in nero dei tesserati e la falsificazione dei bilanci al punto che negli anni 2012 e 2013 la Mens Sana non avrebbe dovuto iscriversi al campionato. Mentre la difesa ha sempre sottolineato l'assenza di consequenzialità tra condotte fiscali e risultati sportivi ottenuti sul campo e ha richiesto di "alleggerire" il reato di frode sportiva in una più semplice "violazione degli obblighi di lealtà e correttezza" che non prevede, appunto, la revoca dei titoli vinti. . 

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