Milano bastona Sassari e scappa

L'Olimpia distrugge i campioni d'Italia ad Assago: 87-50 per la squadra di Repesa, che è sola in vetta

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Milano inizia il suo 2016 demolendo i campioni d'Italia di Sassari. Ad Assago, nell'anticipo della 15esima giornata di Serie A, l'Olimpia schianta i sardi con un perentorio 87-50: non c'è partita al Forum, i meneghini prendono subito il largo e non si voltano più indietro, lasciando ad un'irriconoscibile Dinamo solo le briciole. Ritorno in campo per Alessandro Gentile (5 punti in 29 minuti), il migliore tra i padroni di casa è McLean.

L'Olimpia conquista dunque la vetta solitaria della classifica a quota 22 punti e ora si mette in poltrona ad assistere al derby emiliano tra Bologna e Reggio Emilia. Si arrivava al remake della drammatica ed esaltante semifinale scudetto dello scorso anno con rivoluzioni nel roster e nello staff: attesa quella di Milano, con Repesa al posto di Banchi e solo Gentile e Cerella (peraltro non utilizzato per un problema fisico) in rosa, meno programmata quella di Sassari con il traumatico addio di Meo Sacchetti dopo il difficile avvio di stagione.

Con Calvani in panchina, la Dinamo sembrava aver svoltato e nelle ultime due gare di campionato aveva sconfitto senza problemi Reggio e Pistoia, tornando in ottima posizione di classifica e spaventando le avversarie. Ad Assago è invece Milano a far la parte del leone, con una prova di forza che non lascia scampo ai frastornati avversari. Ottima la prestazione difensiva dei padroni di casa, guidati dall'ordinata regia di un Cinciarini (12 punti per lui) sempre più padrone della situazione.

Sassari semplicemente non ne azzecca una: l'approccio alla sfida è totalmente inadeguato, e se nel primo periodo gli ospiti riescono comunque a tenere nel mirino gli avversari, nel secondo arriva un terrificante 31-10 di parziale che mette in ghiaccio la partita. Per Milano la vera prova del nove sarà la Coppa Italia: quelle Final Eight in cui l'anno scorso fu sconfitta proprio dai futuri campioni d'Italia; per la Dinamo, che resta ferma a 18 punti in classifica, si tratta invece di una botta psicologica che potrebbe pesare parecchio nel prosieguo del campionato.

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