Olimpiadi, sì ai pugili prof

Storica decisione della Federazione Internazionale di Boxe. Ma piovono già le critiche

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Svolta storica nel pugilato olimpico. La Aiba, la Federazione Internazionale di Boxe, ha approvato una modifica alla costituzione che consente ai pugili professionisti di partecipare per la prima volta nella storia alle Olimpiadi, già a partire da Rio 2016. La decisione, votata quasi all'unanimità (84 membri su 88 hanno detto sì), ha già sollevato parecchie critiche. Lapidario Mike Tyson: "Ridicolo".

L'Assemblea Straordinaria dell'International Boxing Association, riunitasi a Losanna, ha emendato l'articolo 13 dello Statuto della stessa, aprendo ufficialmente le porte dei Giochi Olimpici anche ai pugili professionisti. Dal 1904, nell'edizione ospitata a Saint Louis, fino al 2012 ai Giochi hanno potuto partecipare esclusivamente pugili dilettanti.

"Decisione irrevocabile" queste le dichiarazioni all'apertura dei lavori del Presidente Ching-Kuo Wu "per permettere al pugilato di seguire il solco tracciato da altri sport come tennis e basket, che da tempo hanno permesso anche ai loro pro di prender parte alle Olimpiadi".

Ovviamente i pugili professionisti dovranno comunque meritarsi la qualificazione. Dal 3 all'8 Luglio, a Vargas in Venezuela, è in programma un torneo di qualificazione nel quale i professionisti sfideranno anche i pugili APB e WSB (26 i pass a disposizione).