Tour, Aru perde la maglia gialla

Froome, giunto ad un secondo di distacco dall'australiano della Sunweb, vincitore di giornata, si riprende la vetta della classifica

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La maglia gialla del Tour de France ritorna sulle spalle di Chris Froome. All'arrivo della quattordicesima tappa, la Blagnac-Rodez, a vincere è Michael Matthews. L'australiano del Team Sunweb batte in volata Avermaet e Boasson Hagen, con l'inglese del Team Sky ad un secondo di distanza. Grande delusione per Fabio Aru, giunto sul traguardo 25" dopo il rivale. L'azzurro dell'Astana, in classifica generale, ha ora un ritardo di 19".

Dopo le ultime due tappe di emozioni e salite sui Pirenei, che hanno visto Fabio Aru conquistare e difendere la maglia gialla, si arriva a una tappa di difficoltà intermedia da Blagnac a Rodez. Divieto di rilassarsi per il ciclista italiano, che per tutta la gara rimane in gruppo controllando i diretti concorrenti alla maglia gialla. A mettersi male per il sardo è solo a 10 chilometri dal traguardo quando, complice uno scarso supporto dai compagni di squadra, si trova sulla salita finale a troppa distanza dalla testa. 

L'arrivo a 25'' da Matthews gli costa la maglia gialla in favore di Froome, ora a 19'' di vantaggio. In una gara non troppo difficile, in cui la maggior parte delle squadre ha scelto di controllare e risparmiare le energie, a mettersi in mostra è stato sicuramente De Gendt(Lotto-Soudal), premiato con la pettorina rossa, dopo una fuga durata per quasi tutta la gara e conclusasi a soli 12 km dal traguardo. Terzo Bardet a 23'' e Uran a 29''.

"Ho preso lo strappo un po' troppo indietro e si è creato un buco nel gruppo prima dell'ultimo chilometro. Ho fatto uno sforzo per recuperare, ma non c'e' stato niente da fare quando hanno accelerato". Questo il primo commento di Aru dopo aver perso la maglia gialla. "Sono situazioni di corsa: oggi è capitato a me, un'altra volta può capitare a qualcun altro", ha aggiunto. "Preferivo tenere la maglia, ma non tutto è perduto", ha proseguito. "Domani ci sarà un'altra tappa dura e vedremo - ha concluso il corridore sardo -. Diciannove secondi non sono pochi, ma nemmeno tantissimi. La tappa di domani sarà abbastanza impegnativa, penso a recuperare le forze in vista del giorno di riposo".

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