Sagan: "Il ciclismo è noioso"

Il corridore ha parlato anche delle sue aspettative in vista del Mondiale di Innsbruck

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Questo ciclismo non piace a Sagan. Gare accese solo nel finale e spettatori ‘addormentati' sul divano nei primi chilometri: la pesante critica non arriva da un ciclista qualsiasi bensì dal corridore slovacco tre volte campione del Mondo. "Per me è uno sport noioso e io come spettatore vedo solo gli ultimi cinque chilometri" ha tuonato il 28enne in forza al team Bora-Hansgrohe che nei prossimi giorni sarà protagonista ad Innsbruck nel Mondiale.

“Se guardo una corsa di 200 km in tv, la accendo a 100 km dal traguardo ed è sempre uguale e ai meno20 km la stessa cosa - le parole di Sagan a El Pais -. Però per passare dai -100 ai -20 sono trascorse ormai due ore, nelle quali stai davanti alla televisione senza che succeda nulla. Invece se guardi solo gli ultimi 10 km succedo di tutto anche nelle tappe con arrivo in volata. Se l'accendi ai meno 100 km dormi, no? Poi ti risvegli a 10 km dal traguardo perché sei curioso di vedere come va a finire. Cosa pensiamo che voglia vedere la gente? Non lo capisco. Per me è uno sport noioso e io come spettatore vedo solo gli ultimi cinque chilometri”.

Dopo questa dura critica agli organizzatori delle corse, Sagan si è focalizzato sulle sue ambizioni in vista del campionato Mondiale di Innsbruck: “Non ho aspettative, è molto duro per me. Vado lì più per fare presenza e indossare la maglia della Slovacchia. Lo devo al mio paese. Vediamo cosa succederà”.

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