Giro, Nibali: "Straordinario, ma la squadra è stata perfetta"

Secondo trionfo in rosa, domenica la passerella a Torino

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"Sembrava impossibile". E invece l'impossibile è diventato possibile. Le parole di Michele Scarponi sono le migliori per descrivere l'impresa di Vincenzo Nibali. Storica, epica, leggendaria. Perché a metà settimana si pensava addirittura che il siciliano si sarebbe ritirato. Era in crisi, era a quasi cinque minuti dalla maglia rosa. Poi la tappa di venerdì, la scalata al Colle dell'Agnello, la caduta di Kruijswijk, la fuga in discesa, la gamba che ha ripreso a girare. Un capolavoro, perfezionato dall'arrivo a Sant'Anna di Vinadio. Vincenzo Nibali arriverà a Torino in maglia rosa: l'altro ieri non ci avrebbe scommesso nessuno.

Nibali ha vinto perché "è un campione", dice Scarponi. E queste parole le scriviamo prima di quelle di Vincenzo perché come ha detto lo stesso siciliano "devo dire grazie a questa squadra straordinaria". Scarponi, in particolare, è stato il regista perfetto del capolavoro finale. Al traguardo le emozioni di Nibali si sono mischiate, gioia e commozione, incredulità e felicità a mille.

"Non ci credevo nemmeno io. Questa mattina non avevo né paura di perdere né paura di vincere, ma proprio per questo ero tranquillo. Avevo fiducia", spiega Nibali al termine della tappa, con un sorriso enorme sulla sua faccia magra. "Ma io devo ringraziare la squadra, è stata grandiosa. A Scarponi devo fare una statua, è stato straordinario. Ma anche gli altri, come Kangert: è stato un gioco di squadra meraviglioso". La nuova maglia rosa racconta la tattica: "In questi giorni in alta montagna mi sentivo bene, forse meglio degli altri. Anche oggi ho aspettato che fossimo a 1.900 metri per attaccare. Sono andato a tutta. Una giornata stupenda".

Il siparietto con Scarponi al Processo alla Tappa: "Il momento più duro è stato quello della cronoscalata", dice Nibali, con Scarponi che lo scherza: "Per forza, sei arrivato dietro di me". La lunga giornata di Nibali si chiude con uno sguardo sul futuro: "Adesso? Dopo il Giro c'è il Tour. Aru lo sta preparando alla grande, andremo per fare bene. Poi le Olimpiadi, ma lì ci si gioca tutto in un giorno".