"Non ho infranto le regole"

Alla BBC il ciclista britannico continua nella sua linea di difesa: "Non credo che la mia immagine sia compromessa. Non si tratta di un test positivo"

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"Sono un ciclista professionista, conosco le regole e sono certo: non le ho infrante". Chris Froome continua a difendersi dopo la notizia della sua positività al salbutamolo. "Non credo che la mia immagine sia compromessa - ha detto il ciclista del Team Sky intervistato dalla BBC a Maiorca - Non si tratta di un test positivo: l'Uci mi ha chiesto chiarimenti, daremo tutte le informazioni per spiegare che si tratta di curare una malattia".

"Posso capire molte reazioni della gente, soprattutto considerando la storia di questo sport, ma questo è un caso molto diverso, non è un test positivo - ha proseguito Froome - L'Uci mi ha chiesto ulteriori informazioni sul mio utilizzo del salbutamolo, che è una medicina molto comune usata per curare l'asma. Sono stato felicissimo di aiutare l'Uci a riempire gli spazi vuoti e dare tutte quelle informazioni per cercare di arrivare fino in fondo a quello che è successo. Sono un ciclista professionista che cura i suoi sintomi e corre con l'asma da 10 anni. So quali sono queste regole, so quali sono i limiti e non li ho mai superati. Ho una procedura molto chiara sull'utilizzo del mio inalatore e su quante volte lo faccio. Ho dato tutte queste informazioni all'Uci".

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