Palmisano bronzo nella marcia 20 km

Oro alla spagnola Maria Perez. Uomini: Stano sfiora il podio

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È la marcia a regalare la terza medaglia, ancora una volta di bronzo, per l'Italia agli Europei di atletica leggera di Berlino. La conquista nella 20 km di marcia Antonella Palmisano, che aggiunge il podio continentale al bronzo iridato di un anno fa. La marciatrice pugliese chiude in 1'27”30 e si arrende solo alla spagnola Maria Perez (1h26'36”) e alla ceca Drahotova (1'27”03). Quarto, tra gli uomini, l'altro pugliese Massimo Stano.

La giornata inizia con un colpo di scena, perché il via della 20 km femminile, inizialmente previsto per le ore 9.10, slitta fino alle 10.55 (orario previsto per la gara maschile) a causa di un allarme per una fuga di gas. Si decide così di far partire le due gare in contemporanea, con un po' di confusione creata dai tanti atleti in pista in contemporanea.

La gara femminile inizia con il copione immaginato alla vigilia: è la ceca Drahotova, bronzo europeo di quattro anni fa, a tentare il primo allungo già al quarto chilometro e passando per prima ai 5km (22'09”), con le azzurre in scia: seconda la primatista italiana Eleonora Giorgi con un proposta di squalifica (22'12”), stesso tempo per il bronzo mondiale Antonella Palmisano, 22'14” per Valentina Trapletti. Un nuovo tentativo di allungo arriva intorno al decimo km, quando ad avvantaggiarsi sul gruppo è la 22enne lituana Zivile Vaiciukeviciute. Al passaggio a metà gara (43'59”) ha un vantaggio di otto secondi sul gruppo delle inseguitrici guidato da Antonella Palmisano (44'07”). Stesso tempo per Eleonora Giorgi, più indietro Valentina Trapletti, tredicesima con un passaggio di 44'37”. L'allungo vero è però ancora una volta quello della Drahotova, che intorno a tre quarti di gara prova ad andar via da sola. Su di lei cerca di rientrare proprio l'azzurra Palmisano, che però dopo un po' si stacca e, anzi, viene raggiunta e scavalcata dalla spagnola Maria Perez, che innesta il turbo e va a riprendere e staccare anche la leader della corsa. La spagnola insiste e va a vincere con un gran tempo (1h26'36”, nuovo record dei campionati); alle sue spalle ormai le posizioni sono cristallizzate, con la Drahotova che chiude seconda in 1h27'03” e l'azzurra Antonella Palmisano che, con il tricolore tra le mani, chiude terza in 1h27'30”. Chiude nona e con il nuovo primato personale Valentina Trapelati (1h29'57”), mentre viene squalificata Eleonora Giorgi.

Il podio viene solo sfiorato, invece, dall'altro pugliese Massimo Stano, che nella 20 km maschile va a timbrare il proprio primato personale (1h20'51”) ma nonostante una coraggiosa rimonta finale arriva ad un solo secondo dal ventenne russo Vasiliy Mizinov che coglie il bronzo in 1h20'50” alle spalle dell'accoppiata spagnola composta da Alvaro Martin(1h20'42”) che conquista la medaglia d'oro davanti al connazionale Diego Garcia (1h20'48”). Per il 26enne pugliese delle Fiamme Oro, che quest'anno era stato terzo in Cina nei Mondiali a squadre di Taicang, resta comunque la soddisfazione per un nuovo piazzamento tra i big a livello internazionale. Chiude al sedicesimo posto l'altro pugliese Francesco Fortunato (1h23'04”), invece non arriva al traguardo per una squalifica il romano Giorgio Rubino.

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