Rio 2016, Putin: "Mai appoggiato violazioni di doping"

Il presidente russo: "Il problema del doping non riguarda esclusivamente la Russia"

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Sono arrivate anche le parole di Vladimir Putin, a Il Corriere della Sera, sull'esclusione della Russia dai prossimi giochi olimpici di Rio 2016. Il presidente russo si è difeso dall'accusa di doping: "Non sono sicuro di aver capito il senso di tali accuse. Mi è sembrato che il problema riguardasse le modalità del prelievo dei campioni per i test antidoping. Non abbiamo mai appoggiato alcuna violazione o irregolarità nelle attività sportive, meno che mai a livello statale".

Putin ha chiesto le controanalisi: "I campioni raccolti sono sempre stati affidati a organizzazioni internazionali, noi non abbiamo nessuna giurisdizione a riguardo, e non vengono neppure conservati sul territorio della Federazione Russa. I campioni vengono immediatamente trasferiti a Losanna o in qualche altra città, non saprei dirle quale, con precisione. Questi campioni possono essere nuovamente controllati, ed è quello che gli esperti stanno facendo al momento".

"Il problema del doping non riguarda esclusivamente la Russia, bensì tutto il mondo dello sport - prosegue il capo del Cremlino -. Ma se qualcuno sta cercando di strumentalizzare tutto questo a scopi politici, siamo davanti a un grosso errore. Vorrei ribadire che noi non abbiamo mai appoggiato alcuna violazione o irregolarità nelle attività sportive, meno che mai a livello statale. E non lo faremo mai. Non accetteremo mai il doping né altre violazioni in questo settore e siamo pronti a collaborare con tutte le organizzazioni internazionali a questo riguardo".

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