Pattini, scontri e rock and roll: ecco il Roller Derby

Le ragazze del Team Italy volano ai mondiali di Dallas

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In superficie il Roller Derby è adrenalina, cadute, pattini, rock and roll, scontri durissimi, tatuaggi e velocità ma anche amicizia, attitudine al DoItYourslef, bellezza, entusiasmo, sacrificio, solidarietà e sudore, tanto sudore. Singolare incrocio tra il pattinaggio e il rugby e mix perfetto tra i film “Roller Ball” e “Burlesque”, il Roller Derby è uno sport nato negli anni trenta in USA. Per circa 10 anni è stato praticato e seguito da milioni di persone e tifosi, poi è scomparso, fino a qualche anno fa quando ha subito una forte rinascita che ha contagiato tutto il mondo: Stati Uniti, Nord Europa, Australia ed ora l'Italia.

Le protagoniste di questo sport “alternativo”, in Italia come in tutto il mondo, sono donne forti, amiche, amanti e atlete, che nella vita di tutti i giorni fanno le cuoche, le fashion designer, le impiegate, le insegnanti, le mamme, le precarie o le studentesse. Donne che reinventano loro stesse creando una community piuttosto estesa, di cui fanno parte anche gli amici, gli arbitri, i semplici curiosi, le famiglie e, soprattutto, i fan. Le roller girl ridefiniscono i confini delle proprie vite e sfatano il mito secondo il quale la solidarietà femminile non esiste, perchè nel Roller Derby esiste, eccome se esiste!

Italian Jam – Il primo documentario sul Roller Derby
È proprio questo mondo, variegato e inedito, che SUN68 vuole raccontare partendo dalle emozioni invece che dagli aspetti tecnici, dalle storie private anziché dal punteggio finale dei “bout” (le partite nel Roller Derby), insomma dalla forza tutta femminile del singolo che rende il gruppo, e il muro, uniti. Questo è anche lo spirito che SUN68, da sempre supporter di quelle realtà italiane cariche di passione con progetti speciali legati a sport di nicchia. Insieme al regista Michele Comi, quest'anno SUN68 ha deciso di raccontare il mondo del Roller Derby femminile italiano.

E lo fa con Italian Jam, il primo documentario che condensa in 30 minuti tutto il materiale che il regista ha raccolto in mesi e mesi passati accanto alle giocatrici fino ad arrivare ai tanto attesi Mondiali di Dallas. Immagini, momenti indimenticabili ed emointerviste in cui il lato empatico delle ragazze del Team Italy viene messo a nudo e che raccontano, al contempo, la disciplina sportiva e il mondo del Roller Derby in tutte le sue molteplici sfaccettature.

Il Team Italy
Dare una denotazione precisa a una squadra di Roller Derby è tecnicamente impossibile, ancor di più se si prova a declinare dei tratti univoci all'interno di un team nazionale. A rappresentare l'Italia durante gli appuntamenti di Roller Derby in giro per mondo è il Team Italy composto da 20 ragazze, di cui 5 con l'asma e nemmeno una senza tattoo, provenienti da 4 città diverse, da Torino a Roma, da Milano fino alla più lontana Berlino. Quando non indossano pattini, caschetti e protezioni le ragazze del TI sono delle donne normali: madri, studentesse, impiegate e direttrici di fondazioni artistiche con età totalmente diverse (dai 23 a 40), chiaro sinonimo dell'assoluta trasversalità di questo sport. Ogni giocatrice ha un proprio derby name, un alter ego che prende vita nel momento in cui calzano i pattini e stringono i lacci. Nomi che le accompagnano in ogni partita e che, allo stesso tempo, racconta molto delle loro personalità: Seitan Helle, Mad Meid, Mocking Phoenix, SteamRoller #88 e Claw D Hella, solo per citarne alcuni.

Team Italy Goes to Dallas
Il 1 dicembre 2014, per la prima volta, il Team Italy ha preso parte a una competizione internazionale fuori dall'Europa e lo ha fatto in grande stile. Le ragazze si sono imbarcate su volo per Dallas, destinazione Coppa del Mondo di Roller Derby femminile. Nessuno nutriva grandi aspettative: essendo alla prima esperienza, si credeva sarebbero state tra gli “underdog” – o “squadre simpatia”, se vogliamo – ma l'impegno, la costanza e la forza messa in ogni partita ha permesso alla squadra di arrivare al 70esimo posto su cento team partecipanti da ogni parte del mondo. Piccoli e grandi traguardi che hanno reso il Team Italy il vincitore morale del Mondiale, grazie anche alla goliardia degli allenatori (uniche presenze maschili ammesse) che in varie occasioni hanno sfoggiato i colori e la cultura italiana guidando la squadra, durante i bound, travestiti da Dante Alighieri e da Grande Puffo suscitando in tutti quello spirito che solo gli italiani possono creare.

Questo perché quella del Roller Derby è una sorta di famiglia allargata, in cui le squadre giocano insieme, oltre che le une contro le altre, e in cui le matricole vengono accolte con tante botte in pista – e quindi trattate alla pari – ma con tanta simpatia da tutta la comunità internazionale.

Le regole del Roller Derby
Nel Roller Derby si sfidano due team da 5 giocatrici ciscuno per partita all'interno di una pista circolare indossando classici pattini a rotelle, protezioni e maglie aderenti che riportano il nome di battaglia, abbinate a shorts e parigine che fanno assomigliare le atlete a sexy guerriere. Ogni partita dura all'incirca un'ora, il bout, ed è suddivisa in jam da due minuti l'uno. Al primo fischio dell'arbitro quattro ragazze per squadra, le blocker, cominciano a pattinare fianco a fianco, o meglio dire spalla a spalla. Segue poi un altro fischio al quale partono anche le restanti due, le jammer, che hanno l'obiettivo di superare il gruppo avversario (pack), compiere un giro intero e “doppiarlo”: ogni avversaria superata equivale ad un punto. A cercare di fermare le jammer, con ogni mezzo possibile (vale tutto tranne pugni e calci) sono le blocker.

Il Roller Derby è uno sport da vere dure in cui è necessario sviluppare abilità atletiche, un equilibro fuori dal comune e la tenacia nel perseguire l'obiettivo nonostante le mille cadute e i numerosi lividi (frutto delle violente spallate con le quali si colpiscono le atlete nel tentativo di rallentarsi a vicenda).

Il Roller Derby in pillole:
•E' uno sport di contatto principalmente femminile, giocato tra atlete su pattini a rotelle
•Comincia come una passione poi diventa la tua vita
•Sono tutte donne ordinarie che questo sport trasforma in straordinarie
•E' una famiglia
•Uno dei pochi sport in crescita al mondo
•Nel Roller Derby si cade, ci si rialza e con tenacia si va avanti
•Significa essere l'eroe di qualcuno
•E' la lotta per ogni punto. La gioia della vittoria. L'onore nella sconfitta.

Questi sono solo otto dei mille motivi per cui SUN68 loves Roller Derby!

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