Aru: "La mia prima maglia rosa. Devo difenderla nella crono"

L'emozione di Fabio Aru: "Ogni giorno è uno stress. In pianura più insidie che in montagna"

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Nel giorno meno atteso, la maglia rosa. Fabio Aru vive un sogno: la sua prima maglia rosa, lui che è il primo rivale di Contador. Ma senza lasciarsi andare. "In questo Giro non ci sono mai giornate banali, ci sono più insidie in pianura, con la pioggia che in montagna. Lo stress è enorme. Im miei compagni hanno lavorato come meglio non si può per tenermi davanti, è andata così, c'è sempre un pericolo. Un giorno va male, un altro va meglio, un altro va bene"."E' una grande emozione, è andato tutto bene. Abbiamo corso davanti, stiamo concentrati, domani c'è la cronometro... L'ho provata una volta, la conosco, è un giorno importante.
"La prima volta in maglia rosa. E' una bella emozione...In 21 tappe ci sono giornate buone e meno buone, l'importante è superarle. Sono ancora qui, mancano ancora tante tappe e devo stare concentrato".
"E' una soddisfazione, ma non voglio correre troppo lontano con la fantasia. C'è la crono. Parto per ultimo, Contador parte tre minuti prima di me, e sono io a inseguire lui, non lui me. Bene così. Devo riposare bene e stare concentrato".

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