Schumi jr oscura la Formula 4

In un campionato per appassionati veri, la presenza del figlio d'arte fa passare in secondo piano tutto il resto

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Non ci fosse Mick Schumacher al via, la Formula 4 avrebbe lo stesso spazio che anni fa trovavano Formula Panda e Formula Alfa Boxer, roba piccola insomma. Materiale ignorato da chi non mastica e ha masticato quotidianamente motori. Il livello agonistico è quello, adattato ai sofisticati standard tecnici del terzo millennio. Con 38 piloti iscritti e Schumi jr nel gruppo, la F.4 tedesca è diventata improvvisamente punto di riferimento di chi è appena sceso da un go kart e sogna in grande.

Il problema è che, della F.4 in quanto serie, frega poco o nulla al resto del mondo, se non per la presenza del ragazzo dal cognome mitico che corre con la macchina numero 25. Gli altri 37 colleghi devono farsene una ragione, ma anche Schumi jr – a 16 anni - dovrebbe comprendere i motivi di tanta attenzione e evitare di nascondersi sempre e comunque. Le agenzie di stampa internazionali parlano di Oschersleben solo per lui e come segno di rispetto nei confronti dei colleghi dovrebbe comportarsi come loro. Basterebbe segnalare alla stampa di evitare domande su papà e parlare solo della corsa. Non è concesso nemmeno questo. Se non dovessero arrivare le vittorie, l'attenzione per Mick e, indirettamente, per la F.4 si spegneranno all'improvviso. Le gare torneranno fruibili per gli appassionati veri, come quelli che trent'anni fa giravano (me compreso) per i box di Monza per vedere le macchine di Formula Panda e Formula Alfa Boxer.

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