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Terremoto nel Centro Italia, bilancio sempre più grave: 250 morti. Si continua a scavare

Nella notte registrate oltre 60 repliche: la più forte di magnitudo 4.5

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Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime del terremoto che ha devastato il Centro Italia. Il primo bilancio dopo la notte passata a scavare tra le macerie parla di 250 morti. Intanto si sono registrate oltre 60 repliche, la più intensa delle quali alle 5.17, di magnitudo 4.5, con epicentro tra Accumoli e Arquata, due dei centri maggiormente colpiti.

Sale a 250 morti il bilancio delle vittime del terremoto in Centro Italia. E' l'ultimo aggiornamento ufficiale del Dipartimento della Protezione Civile. Il numero dei feriti ospedalizzati e' salito a 365.

Un'altra forte scossa di terremoto è stata avvertita nell'area del cratere del terremoto in Lazio e Marche. Sono stati segnalati anche alcuni crolli nel cortile davanti al centro operativo di Amatrice.

I Vigili del Fuoco hanno, al momento, hanno estratto vive dalle macerie del sisma 215 persone. Nell'area del terremoto sono presenti con 2.027 uomini e 400 mezzi che "possono aumentare in qualsiasi momento se necessario". Lo ha indicato il prefetto Bruno Frattasi, capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, nel corso dell'ultimo briefing della Protezione Civile. Nel dettaglio, nell'area del reatino "ci sono stati 200 salvataggi, e sono al momento impiegati 639 uomini e 270 mezzi"; nell'area delle Marche "15 salvataggi", con 388 uomini in campo"

Il bilancio delle vittime del Sisma in Centro Italia, aggiornato dal Dipartimento della Protezione Civile, e' di 241 morti e non di 247 come comunicato precedentemente. La Prefettura di Ascoli ha rivisto il dato per la zona di Arquata riducendolo da 57 a 46 deceduti. Nell'area di Amatrice e Accumuli il numero ufficiale sale invece da 190 a 195. Il bilancio e' ancora provvisorio.

Il Soccorso alpino ha detto di aver estratto dalle macerie altre persone senza vita: il bilancio provvisorio è di oltre 250 vittime, 200 delle quali nella zona di Amatrice

Finora sono 57 le vittime accertate nelle Marche, secondo quanto emerso dalla riunione operativa della Protezione civile in Regione

E' stata operata nella notte nell'ospedale di Ascoli Piceno, e sta bene, Giorgia, la bimba di 10 anni rimasta per 16 ore sotto le macerie della sua casa a Pescara del Tronto e salvata mercoledì sera. I vigili del fuoco sono riusciti ad arrivare alla piccola intorno alle 20, dopo aver individuato la zona della sua cameretta. La sorella della bambina, però, che era stesa accanto a lei, non ce l'ha fatta.

Potrebbe essere meno grave di quanto temuto il bilancio del crollo dell'Hotel Roma, l'importante complesso alberghiero di Amatrice. "Al massimo ci sono 10 persone sotto le macerie dell'hotel" ha detto a Tgcom24 Carlo Cardinali, dei vigili del fuoco di Milano, al lavoro sui luoghi del sisma.

Per il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, "è impossibile" stabilire il numero dei dispersi a causa del terremoto che ha colpito il Centro Italia "perché manca una lista di partenza". In alcuni dei Comuni devastati, infatti, vi erano molti turisti e molte persone di passaggio. "Continueremo a cercare fino all'ultimo", ha concluso.

L'ultimo bilancio ufficiale del terremoto è di 247 morti. "Ma si tratta di un numero aperto", destinato a crescere ancora, dice Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile.

"L'affluenza nelle aree di accoglienza già attrezzate è stata minima la scorsa notte, molto al di sotto delle possibilità ricettive. Questo perché molte persone hanno scelto di trascorrere in auto o in altri ricoveri di fortuna le ore notturne". Lo ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, il giorno dopo la tragedia.

Oltre 4.300 persone della Protezione civile sono mobilitate per portare i loro soccorsi nei luoghi del disastro. Un vero esercito, a cui si aggiungono gli uomini delle aministrazioni territoriali del posto e di fuori regione: 880 dei vigili del fuoco, 379 delle forze armate e oltre mille della polizia. E ancora, 262 della Croce rossa e 570 volontari nazionali oltre a 540 di associazioni locali.

Soccorritori e forze dell'ordine segnalano il moltiplicarsi di episodi di sciacallaggio nel Comune di Arquata, e in particolare a Pescara del Tronto. Secondo gli uomini al lavoro, molti episodi si sono verificati già nella prima notte della tragedia. Questa mattina i carabinieri hanno intensificato i controlli in tutta l'area, dove la situazione facilita l'intrusione degli sciacalli.

"Cresce il numero dei morti, ad Amatrice siamo già a oltre 200". A dirlo è Sergio Pirozzi, sindaco del centro laziale devastato dal terremoto, spiegando che altri cadaveri sono stati estratti durante la notte.

Ci sono un centinaio di sfollati nel centro di accoglienza allestito dalla Protezione civile ad Accumoli, nel Reatino. Nel campo sono al lavoro 80 volontari, che garantiscono i servizi di assistenza alla popolazione colpita. Altri due centri sono in corso di allestimento.

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